Bonus edilizi: ecco il quadro completo
Circolare ad hoc per fare il punto della situazione sulle novità introdotte dalla ‘Legge di Bilancio 2025’

Chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate (circolare numero 8/E del 19 giugno 2025) sulle novità introdotte dalla ‘Legge di Bilancio 2025’ in materia di bonus edilizi.
Innanzitutto, le detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, ‘Ecobonus’ e ‘Sismabonus’ sono prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari (o titolari di diritti reali di godimento) nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale. In particolare, per la ‘prima casa’ lo sconto fiscale sale al 50 per cento (al posto del 36 per cento) per le spese sostenute quest’anno e al 36 per cento (anziché 30 per cento) per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. La detrazione resta quella più elevata anche se l’immobile è adibito a dimora abituale di un familiare del contribuente (coniuge, parente entro il terzo grado e affini entro il secondo grado). Per usufruire dell’agevolazione maggiorata, che spetta anche per gli interventi realizzati sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga adibito a prima casa alla fine dei lavori.
Nel 2025 continueranno a essere incentivati, nell’ambito dell’’Ecobonus’ e del ‘bonus ristrutturazioni’, gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale maggiormente in linea con le esigenze di tutela dell’ambiente. I benefici fiscali si applicano infatti ai microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili), ai generatori a biomassa, alle pompe di calore ad assorbimento a gas e ai sistemi ibridi che integrano pompa di calore e caldaia a condensazione. Dal 2025, invece, non saranno più previsti incentivi per la sostituzione di impianti di riscaldamento invernale con caldaie a condensazione e con i generatori d’aria calda a condensazione, alimentati a combustibili fossili, in linea con quanto stabilito dalla specifica direttiva dell’Unione Europea. In questo caso, restano comunque detraibili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se gli interventi saranno completati dopo il 1° gennaio 2025.
Delucidazioni, poi, anche sulla detrazione del 65 per cento delle spese sostenute nel 2025 prevista a favore dei condomìni, delle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale. Lo sconto fiscale è riconosciuto a patto che, entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la ‘Comunicazione di inizio lavori asseverata – Cila’, sia adottata la delibera assembleare per gli interventi effettuati dai condomini, sia presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Infine, i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in dieci quote annuali di pari importo e la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024.